L’AVIS di Parma perde oggi il suo Comandante. Così amavamo chiamarlo per il suo carattere autoritario da sempre al servizio dell’Associazione, che amava a tal punto da dedicarci il suo tempo fino all’ultimo giorno in cui le forze gli hanno consentito di recarsi al Centro Prelievi AVIS di Via Mori.
Una grande perdita per l’Avis, ma anche per la società e per tutti noi che abbiamo avuto modo di essere al suo fianco in questa missione che abbiamo scelto di seguire.
Un grande passato da Donatore e poi dirigente dell’AVIS Crocetta, di cui è stato Presidente e capogruppo fino ad oggi, dell’AVIS Comunale di Parma di cui è stato Presidente e in cui ha rivestito diversi incarichi e infine dell’AVIS Provinciale in cui è stato Vice Presidente.
Da quando è stato inaugurato il nuovo Centro Prelievi “Laurinsich” ha sempre gestito personalmente il coordinamento degli oltre quaranta volontari che si alternavano al punto ristoro dei Donatori.
Con un carattere apparentemente duro e introverso, ha saputo adattarsi anche ai ruoli di responsabilità che ne richiedevano capacità relazionali e gestionali complesse.
La settimana scorsa quando era già ricoverato all’ospedale con una diagnosi purtroppo infausta, mi ripeteva di voler tornare presto a gestire il lavoro con i volontari nella sede AVIS.
Ci ha lasciato in un momento di cambio epocale per l’Associazione come per la società intera, quasi come a voler dire che lui continuerà con tutti i volontari che lo hanno preceduto e con lo stesso spirito di una volta, quello spirito ricco di valori che oggi stiamo perdendo.
Con lui ho condiviso momenti importanti nell’Associazione e da lui ho imparato tante cose, in un rapporto quasi paterno dal punto di vista associativo, in cui ho amato fare tesoro delle sue esperienze e conoscenze e se ogni tanto non eravamo d’accordo su qualcosa, pur mantenendo la propria idea, si proseguiva insieme.
Romano con te se ne va una buona parte dell’AVIS Comunale di un tempo, ci mancherai.

Post di Doriano Campanini



Gazzetta di Parma 7.9.2017
L’Avis piange Romano Giordani: una vita pensando sempre agli altri