Eventi 2016
13 gennaio |
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20 febbraio |
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27 febbraio |
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8 marzo |
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Centro Prelievi San Pancrazio via Mori |
19 marzo |
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Sede Via Mori ore 10 |
20 marzo |
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Via D’Azeglio |
22 aprile |
Recital Pertusi Caronna Nidi Comunale/Provinciale |
Auditorium del Carmine |
30 aprile |
Torneo provinciale Calcio-balilla iniziativa Avis Porporano/Comunale |
P.zza Garibaldi ore 9-20 |
6/7 maggio |
CSI Day |
Piazzale della Pilotta |
7 maggio |
35a Festa del Dono |
P.zza Garibaldi ore 10-20 |
14 maggio |
Premio Avis Padre Lino Concerto Coro Renata Tebaldi |
Annunziata |
3 giugno |
NO ALCOOL iniziativa Avis Pablo/Comunale Polizia Municipale |
Parco Ducale |
8 ottobre |
Convegno Avis Comunale-Provinciale con Presidente Dr. Saturni |
Da definire |
Settanta anni di attività, di storia cittadina, di solidarietà.
Un traguardo per l’Avis comunale di Parma, ma come ogni traguardo anche un nuovo inizio per l’associazione, che già mette in campo progetti e azioni per il 2016.
Tante le iniziative per festeggiare il 70mo, dai tornei sportivi ai convegni, dai concerti alle feste, come quella del 7 maggio dedicata al dono.
Con l’obiettivo, primo fra tutti, di mantenere vivo lo spirito di solidarietà che sta alla base della storia di Avis, quello autentico, e da conservare intatto, che negli anni quaranta aveva dato impulso al movimento di generosi donatori parmigiani, pronti a tutto, anche alle trasfusioni dirette da braccio a braccio.
«L’anima bella dell’associazione sta nell’entusiasmo – afferma il presidente di Avis Parma Luigi Mazzini -, nella vivacità che ha portato a creare nei quartieri gruppi di donatori attivi, persone consapevoli dell’importanza della donazione».
L’Avis comunale oggi conta circa 6000 volontari, un numero importante ma che registra un leggero calo rispetto al passato. «È un calo legato in generale a tutto il mondo del volontariato, ma proprio per questo è preoccupante, considerando anche che c’è un limite di età per donare, esiste un reale bisogno di incrementare il numero dei donatori, come anche dei volontari che partecipino alla vita dell’associazione, in tutti i settori, anche in quello dirigenziale».
Chi vuole impegnarsi in Avis lo può fare in diverse aree: scuola, per promuovere attività di sensibilizzazione al dono; segreteria; organizzazione e sviluppo; comunicazione; giovani; eventi e iniziative; accoglienza, per il ristoro post-donazione.
«Essere donatori deve essere motivo di orgoglio, significa essere persone forti e sane e dall’animo generoso – afferma il presidente –, occorre essere consapevoli quanto un semplice gesto possa aiutare a far stare bene una persona malata, stiamo parlando di un impegno costante ma che richiede dalle due alle quattro donazioni all’anno, non esistono
slogan per convincere, una malattia o un incidente possono capitare a tutti e basta poco, “tirarsi su le maniche”, per salvare una vita e dare il buon esempio.
Basta mezz’ora della propria vita per fare un grande gesto».
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